FIORE DI NOTTE
OBLOMOV
Auschwitz, inverno del 1943. Una giovane donna si spoglia prima di entrare nella camera a gas, una fotografia le scivola fuori dalla tasca e cade a terra.
Tre figure, due ragazzi e una ragazza, sorridenti e felici. Testimonianza di una torrida estate del 1933 a Venezia, ricordo di una grande amicizia e di un’appassionata storia d’amore.
Nelle lunghe giornate di scorribande tra le calli e attraverso i giardini, e nella penombra delle loro grandi case, i tre amici prendono coscienza dei propri desideri e aspirazioni. Complice un dramma teatrale, Fiore di notte, scritto dalla ribelle e anticonformista Ester, sorella gemella di Jacopo, i due ragazzi si ritroveranno amanti, ben presto costretti ad affrontare, in sé stessi e nel loro ambiente, il tabù e lo stigma sociale dell’omosessualità. Jacopo è ebreo, Hans è tedesco: entrambi sono figli di quell’élite che, per interesse, favorì l’ascesa del fascismo in Italia.
Le belle speranze di tre giovani amici inghiottiti dalle tenebre della Storia.